Vanno,
vengono...
vengono...
Ogni tanto si fermano,
e quando si fermano
sono nere come il corvo:
sembra che ti guardano con malocchio.
Certe volte sono bianche,
e corrono
e prendono la forma dell’airone
o della pecora
o di qualche altra bestia...
e quando si fermano
sono nere come il corvo:
sembra che ti guardano con malocchio.
Certe volte sono bianche,
e corrono
e prendono la forma dell’airone
o della pecora
o di qualche altra bestia...
Ma questo lo vedono meglio i bambini
che giocano a corrergli dietro per tanti metri.
Certe volte ti avvisano con rumore
prima di arrivare
e la terra si trema
e gli animali si stanno zitti...
che giocano a corrergli dietro per tanti metri.
Certe volte ti avvisano con rumore
prima di arrivare
e la terra si trema
e gli animali si stanno zitti...
Certe volte ti avvisano con rumore.
Vanno,
vengono,
ritornano...
Vanno,
vengono,
ritornano...
E magari si fermano tanti giorni
che non vedi più il sole e le stelle
e ti sembra di non conoscere più
il posto dove stai.
Vanno,
vengono...
Per una vera che non vedi più il sole e le stelle
e ti sembra di non conoscere più
il posto dove stai.
Vanno,
vengono...
mille sono finte
e si mettono li tra noi e il cielo per lasciarci soltanto una voglia di pioggia.
(Faber De Andrè, Le Nuvole, 1990)
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